Onorevoli Colleghi! - Purtroppo, le cronache nazionali e locali ci hanno tristemente abituato a sinistri stradali dalle conseguenze spesso così tragiche da scuotere le coscienze dell'opinione pubblica. In questo senso, risultano numerosi gli episodi legati ad immissioni contromano lungo le autostrade e le strade extraurbane che insistono sul territorio nazionale. Pare al proposito acclarato che non sempre questa specifica tipologia di incidenti si verifica a causa di comportamenti incoscienti o, peggio ancora, di insani giochi al volante. Piuttosto, a volte, l'errato impiego delle corsie di accelerazione e di decelerazione dipende dalla semplice distrazione degli utenti della strada e dalla scarsa conoscenza dei luoghi di transito. Un discorso a se stante meritano le infrastrutture che attraversano zone particolarmente nebbiose, nelle quali in talune occasioni la visibilità scende ben al di sotto di limiti accettabili. Per questo appare quanto mai necessario e urgente intervenire - anche legislativamente - in materia, posto che la soluzione al problema qui denunciato sembra davvero di comoda applicazione e di basso impatto economico. In effetti, un'indicazione orizzontale disegnata sull'asfalto potrebbe denunciare tempestivamente a chi sbaglia ingresso autostradale che il senso di marcia intrapreso è inverso rispetto a quello consentito, scongiurandone di fatto l'immissione in carreggiata.
All'uopo viene in soccorso la segnaletica orizzontale già prevista dall'articolo 40 del nuovo codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e, più nello specifico, dall'articolo 147 del